Un esercente, titolare di concessione demaniale per l’occupazione di circa 5 mq di suolo pubblico ne chiede l’estensione per pochi metri. Il Comune (Roma Capitale) la nega, adducendo che l’estensione avrebbe ad oggetto un’area destinata a uso pubblico perché sede di una panchina, che nella realtà non esiste da tempo.
Il TAR Lazio annulla il provvedimento per difetto di motivazione, avendo l’amministrazione nella propria memoria difensiva dichiarato che l’area era stata assegnata a uso diverso (portabiciclette) da quello dichiarato nel provvedimento, comunque non incompatibile con la richiesta del ricorrente.
Un caso, quello delle “panchine fantasma”, assai ricorrente nella pratica, vista la tendenza delle amministrazioni comunali a non aggiornare mai alla realtà le planimetrie.