La gara per Poveglia: da demanio a bene comune.

Il 14 marzo l’Agenzia del Demanio ha posto all’asta il diritto di superficie per 99 anni sull’Isola di Poveglia, nella Laguna di Venezia. L’asta si terrà il 7 maggio 2014, e le offerte devono essere depositate entro il giorno precedente. Le cinque maggiori saranno a quel punto ammesse alla tornata dei rialzi. Ciascun offerente potrà vedere quelli altrui, e aumentare il proprio di conseguenza o rinunciare all’acquisto. Tutti i particolari sull’avviso di vendita dell’Agenzia del Demanio.

Da qualche mese è nata un’associazione, Poveglia per tutti, che ha avviato una sottoscrizione pubblica per raccogliere i fondi necessari a acquistare all’asta il diritto di superficie.

Si tratta di un esperimento inedito nel panorama italiano. Fuori dagli slogan, è la comunità che si fa responsabile dell’acquisto di un bene che in mano pubblica era condannato al degrado, degrado poi utilizzato come classico argomento per disporne la vendita.

E’ significativo che la politica locale si stia muovendo per Poveglia solo a ridosso dell’asta (vedi Corriere del Veneto 16 apr 2014). Il Sindaco ha assicurato un intervento del Comune dopo l’asta(vedi Corriere Veneto 28 apr 2014) ai sensi della legge sul federalismo demaniale, evidentemente dimenticando che l’eventuale trasferimento dell’isola dal demanio statale non avrebbe effetto sul diritto di superficie eventualmente ceduto a un privato. Il Sindaco parla a tal proposito di percorsi “paralleli”, i quali, occorre precisare, coinvolgerebbero a quel punto due dimensioni diverse della proprietà dell’isola, quella catastale che spetterebbe al Comune, vuota però di poteri a vantaggio dell’altra, quella superficiaria spettante al privato.

Aspetto diverso è quello della  destinazione urbanistica di Poveglia, che è tutta nella disponibilità del Comune. Per come detto a più riprese dalla giurisprudenza amministrativa (da ultimo T.A.R. Puglia Bari Sez. III, Sent., 16-04-2014, n. 512, che ho pubblicato giorni fa nella sezione Giurisprudenza Demanio/T.A.R.) la cessione dal Demanio come area fabbricabile di un terreno non importa l’obbligo del Comune di adeguare i propri strumenti urbanistici.

Nel caso di Poveglia, il fatto che l’Agenzia del Demanio lo abbia propagandato nel suo Road show come “bene con notevoli potenzialità di sviluppo, soprattutto nel settore turistico-ricettivo” non implica che il Comune debba concedere questo tipo di destinazione, o l’autorizzazione alla costruzione o al recupero di  edifici.

A questo devono aggiungersi i numerosi vincoli paesaggistici insistenti sull’isola (si veda la descrizione del bene sull’avviso di vendita dell’Agenzia del Demanio) che fanno dello sfruttamento commerciale di Poveglia un rebus intricato.